Entrare in una stanza. Camminare. Giocare a carte o sorseggiare una tazza di tè. Attendere.
Tutte azioni quotidiane che ci capita di svolgere e ci appaiono semplici… nella vita… ma in teatro le cose cambiano!
Sul palco?
Con Bruna Laura Filippini l’improvvisazione diventa strumento fondamentale per trovare il senso profondo del vivere e stare in un determinato spazio, che molto spesso è semplicemente un salotto o un giardino. Ma è proprio questa semplicità che difficilmente si riesce a restituire in teatro soprattutto nelle azioni e relazioni con gli oggetti e gli altri personaggi.
Particolare attenzione verrà data allo sviluppo emotivo del personaggio come reazione a chi lo circonda e per il quale interagisce, allo spazio fisico in cui si muove e al concetto del tempo/ritmo.
Il teatro di Cechov porta nella drammaturgia del 900 una rivoluzione che poi si ripercuoterà fino ai giorni nostri, grazie soprattutto alla stretta collaborazione con il massimo Maestro della didattica teatrale Stanislavskij. Una scrittura quasi cinematografica in cui nulla accade se non nei silenzi e nei salotti della vecchia Russia.
Partendo da questo prezioso materiale il trimestre di Improvvisazione teatrale sarà dedicato allo studio di alcuni testi di Anton Cechov tra cui “L’orso” e “Le tre sorelle”.